Lui & Lei
Michele: un timido che diventa porco
di boschettomagico
23.07.2019 |
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"Devi allargami lo sfintere senza che io senta il minimo fastidio..."
Avevo raggiunto la maturità tecnica...un 40/60 che non era certamente risultato stratosferico, ma un punteggio che vedeva i miei genitori contenti al punto di regalarmi una settimana di ferie a Rimini.Ci dovevo andare con Claudio, il mio più grande amico, ma al momento della partenza si è beccato la varicella e così mi sono trovato solo solo ad affrontare una vacanza che senza di lui diventava indesiderata.
Questo perchè io ero un timidone e Claudio era quello che sapeva trascinarmi ad agganciare compagnie femminili...per cui senza di lui mi sentivo un pesce fuor d'acqua.
Non volevo però deludere i miei genitori che non navigavano nell'oro e seppur malvolentieri una domenica mattina di inizio agosto sono partito con il pullman alla volta di Rimini.
Dopo un viaggio caratterizzato da lunghe code in autostrada, sono finalmente arrivato alla pensione che i miei avevano prenotato, e dopo la cena mi sono fiondato in camera sprofondando subito in un sonno piuttosto agitato, in quanto ero teso per l'emozione di essere per la prima volta da solo in vacanza.
Mi aspettava una settimana piena di incognite...
LUNEDI - Mi sono svegliato dopo le dieci e ho dovuto rinunciare alla colazione, ma mi sono fiondato subito in spiaggia alla ricerca di un ombrellone...
Lo stabilimento balneare più vicino alla pensione era "Bagni Costantino" e senza cercare alternative sono entrato deciso al banco prenotazioni ,chiedendo un lettino e un ombrellone per una settimana.
Il proprietario mi ha stranamente squadrato da testa a piedi, non capivo il motivo e la cosa mi aveva già messo a disagio, poi sorridendomi mi ha detto
-Guardi mi è rimasto solo un posto ma nel piccolo spiazzo in ultima fila...non vede il mare ma spende poco, avrà una cabina tutta sua e sarà sicuramente tranquillo, lontano dai bimbi che fanno clamore dal mattino alla sera.
Ho accettato sia perchè era il posto più economico sia perchè di vedere il mare proprio me ne fregava poco, ho pagato e mi sono fatto accompagnare dal bagnino.
Era un piccolo spiazzo di sabbia dorata davanti alle cabine, dove c'erano solo due ombrelloni, uno con un unico lettino e uno con un secondo ombrellone ancora deserto dove erano disposti un lettino e una sedia da regista.
Sono andato nella mia cabina mi sono messo in costume, mi sono messo un po' di crema solare e mi sono steso al sole in santa pace...
Dopo un quarto d'ora è arrivata una coppia di mezza età che si è accomodata al mio fianco, e che salutandomi con gentilezza si è subito presentata, la donna si chiamava Francesca, bionda, con un seno prosperoso che il suo costume intero nero non riusciva a contenere in pieno.
Il marito si chiamava Alfredo, sicuramente di qualche anno in più rispetto alla moglie, che si è seduto alla sedia e senza togliersi la maglietta ha cominciato a dilettarsi a risolvere dei sudoku.
Francesca ha subito cominciato a tempestarmi di domande...di dove sei, quanti anni hai...come mai sei solo... Io all'inizio ho risposto ma poi ho finto di sonnecchiare per evitare quell'interrogatorio che un timido del mio stampo stava già mettendo a disagio.
Davanti noi c'erano altri due ombrelloni e in quello davanti al mio ha preso posto una coppia mamma figlia...la ragazza era sui vent'anni...una autentica bambola vivente di nome Ambra, un metro e ottanta, già molto abbronzata, capelli lunghi castani e un fisico mozzafiato che al suo passaggio ha fatto girare lo sguardo a tutte le presenze maschili del lido.
Si è stesa sul lettino, ha preso il cellulare e ha cominciato a cliccare con rapidità invidiabile.
Da sotto il cappellino la fissavo continuamente, una bellezza così era certamente rara e me la volevo gustare in pieno.
Tra un bagno e l'altro ho continuato a spiarla per tutto il giorno...anche perchè si era tolta il reggiseno e lo spettacolo che offriva era da sballo...si avevo fatto bene a scegliere quel posto in ultima fila...poi è suonato il suo cellulare...e lei ha risposto...
-Noooo Giulio...ti aspettavo per questa sera...ma dai possibile che nemmeno ad agosto trovi il tempo di passare qualche giorno con me...
Poi dopo aver chiuso la comunicazione, ancora infervorata per la telefonata, si è girata verso la madre urlandole
-Mamma ha detto che fino a giovedi sarà impegnato...E' un ingrato...
-Tesoro mio hai voluto un ragazzo manager...te la sei cercata...io ti avevo avvertita...
-Comunque stasera io vado ballare da sola al "16", mica sono una suora di clausura...
Dopo un po' Ambra scocciatissima ha detto alla madre
-Andiamo via quella telefonata mi ha rovinato la giornata...e di tutta fretta ha abbandonato la postazione.
Come se ne è andata Francesca sorridendo mi ha detto
-Scommetto che stasera farai tappa al "16"...
Sono rimasto stupito dalla battuta della signora ma sorridendo le ho detto
-Sa dove si trova?
-Due traverse a destra e lo trovi...ha una insegna luminosa gialla...
Alla sera dopo cena sono andato alla discoteca...era piena zeppa...dopo un po' ho localizzato Ambra che ballava da sola in un angolo, diverse volte ho cercato di avvicinarmisi ma dopo due passi mi fermavo e tornavo indietro...Maledetta la mia timidezza...Se c'era Claudio a quest'ora eravamo già lì a ballare con lei...in questo tiramolla ho perso " l'attimo fuggente" altri ragazzi le si sono avvicinati e io dopo mezz'ora mogio mogio tornavo alla pensione deluso al massimo e con le pive nel sacco...
A letto pensavo continuamente all'occasione persa...mi è sfiorata l'idea di tirarmi una sega ma ero talmente deluso di me stesso che ho rifiutato anche quella possibilità di piacere solitario.
MARTEDI - Sono andato alla spiaggia...c'erano già Ambra e la madre...con la bambola che sonnecchiava sul lettino...chissà a che ora era tornata...
E Francesca stesa sul lettino col marito intento a finire il suo sudoku quotidiano...
Mamma e figlia sono andate a fare il bagno e come siamo rimasti soli Francesca mi ha sorriso
-Allora come è andata ieri sera?
Al mio sorriso amaro...ma sempre sorridendo in modo bonario mi ha detto
-Non penso molto bene...
Poi guardandomi mi ha detto...
-Guarda che sei rosso come un peperone ti stai scottando mettiti la crema...
In realtà sentivo un forte bruciore sulle spalle per cui ho cercato di spalmarmi la crema, ma Francesca si è alzata e mi ha detto
-Così non risolvi nulla...dammi sto tubetto che te la metto io...e senza aspettare il mio consenso...ha preso la crema e ha cominciato a spalmarmela delicatamente...
Non nascondo che quelle carezze morbide erano per me piacevolissime...specie quando con il palmo della mano arrivava alle mie reni e mi accarezzava fino al fianco...
Mi godevo quel massaggio erotico con assoluta beatitudine...avrei voluto dire a Francesca " Non smettere mai....vai avanti all'infinito..."
Nel frattempo Ambra tornata dal bagno si era stesa sul lettino e ogni tanto alzava leggermente il bordo del costume...In realtà non vedevo nulla ma il solo immaginare cosa poteva esserci là sotto mi dava un piacere tutto particolare...E per la visione di quella dea vivente e per le carezze di Francesca ho sentito in me crescere una eccitazione prorompente e ho avuto una improvvisa erezione incontrollabile.
Quando Francesca mi ha ridato la crema ed è tornata al suo lettino mi sono raddrizzato sulla schiena per cercare di nascondere il bozzo che avevo all'altezza del cavallo del costume...Mi sentivo l'uccello scoppiare...Ho pensato di andare in acqua ma attraversare in quelle condizioni tutta la spiaggia sarebbe stato ridicolo, per cui fingendo di asciugarmi il sudore ho preso l'asciugamano l'ho srotolato tutto in lunghezza e mi sono coperto l'inguine dirigendomi verso la cabina con lo scopo di sparami una sega liberatoria.
Come sono entrato nella cabina mi sono tolto il costume a fatica tanto il mio cazzo era duro, me lo stavo prendendo in mano quando ho sentito aprirsi la cabina vicina...sono rimasto in silenzio ma ho sentito subito Francesca parlare sottovoce
-Non sprecare tutta la tua eccitazione con una misera sega...
Sono arrossito come un pomodoro San Marzano...e... stranamente ho trovato la forza per rispondere
-E cosa dovrei fare...?
Ho sentito armeggiare contro la parete confinante, poi ho visto sparire un tassello di legno della cabina e aprirsi un buco... e Francesca aggiungere
-Infilalo qui che te le svuoto io quelle palle dure come il ferro...di la verità che il mio massaggio ti è piaciuto e non poco...
Non mi vedevo ma sicuramente ero rosso cianotico ormai...il tono tranquillo di Francesca era però tranquillizzante e non so come... ho trovato il coraggio di infilare il mio cazzo in quell'apertura di fortuna...
Non ho avuto nemmeno il tempo di riflettere su quanto stavo facendo che ho sentito la bocca di Francesca accogliere il mio uccello di fuoco...
Non mi avevano mai fatto un pompino ma pur non potendo fare confronti ho trovato la calda bocca di quella donna come qualcosa di incommensurabilmente perfetto...ero tutto contro il legno della parete...per spingere il più in fuori possibile il mio cazzo...avrei voluto sfondare quel leggero tramezzo di legno...non so quanto quel suo bocchino sia durato...certamente poco...ma ho sentito il mio piacere esplodere improvvisamente...Francesca non ha mai staccato la bocca e ha accolto la mia poderosa sborrata senza mai interrompere il suo dolce risucchio...quando ha mollato
la presa il mio cazzo si era sgonfiato quasi miracolosamente...
-Ne avevi di eccitazione da buttare fuori eh...se ti è piaciuto come penso sia...Oggi pomeriggio lo rifacciamo.
Ho aspettato che lei uscisse e dopo un po' sono uscito anch'io...l'ho guardata, lei mi ha sorriso, ho guardato il marito...era tutto concentrato sul suo passatempo...forse non si era nemmeno accorto che sua moglie era andata in cabina.
Come anticipato da Francesca il pomeriggio la scena si è ripetuta...spalmatina di crema...erezione prorompente, anche se Ambra non era venuta in spiaggia... e sublime pompino in cabina...
Quella vacanza cominciava piacermi.
MERCOLEDI - Al mattino niente spiaggia...un forte temporale ha rinfrescato la temperatura...anche se il fatto di non andare in spiaggia mi ha rattristato, per cui ho accolto il ritorno del sole nel pomeriggio come manna dal cielo.
Alle 13,30 ero già all'ombrellone...continuavo a guardare l'orologio...Francesca e Alfredo sono arrivati alle 15,30...lei si è subito offerta di mettermi la crema...e le sue carezze mi hanno portato subito ad una ennesima prorompente erezione...col solito trucco dell'asciugamano sono sgattaiolato in cabina...dopo un po' ho sentito schiudersi la porta della cabina confinante, il tassello di legno aprirsi come Sesamo, e il mio cazzo infilarsi nel buco ansiosamente in attesa della bocca calda di Francesca, che non si è fatta attendere...Il piacere era sempre alla massima potenza...ogni volta la bocca di Francesca sembrava migliorare rispetto al pompino precedente...e nonostante cercassi di resistere di più rispetto al giorno prima per venire, sono esploso di nuovo in una sborrata da fantascienza...Il risucchio con cui Francesca mi aspirava le ultime gocce era sempre più libidinoso...erano pompini da autentico sballo...chissà cosa avrebbe detto Claudio quando gli avrei raccontato della mia esperienza marina...
Ero ancora nel limbo del piacere quando la bocca si è staccata...la temperatura all'interno della cabina era tropicale...avevo bisogno di aria...mi sono tirato su il costume e sono uscito...Ma come sono arrivato all'ombrellone sono rimasto di stucco...Francesca era beatamente distesa al sole con la cuffia del mangianastri nelle orecchie...Mi sono girato verso la cabina e ho visto la porta aprirsi e uscire Alfredo...tutto rosso in viso e finalmente senza la maglietta che non toglieva mai...E' passato vicino a me senza degnarmi di uno sguardo e si è accomodato alla sua sedia da regista cercando subito biro e giornale...Ho avuto un tremito improvviso...Come era possibile...Mi sono sdraiato sul lettino cercando di riordinare le idee...No...non era possibile...mi stavo sbagliando...Cercavo con lo sguardo i miei due vicini ma nessuno rispondeva al mio sguardo...Sicuramente Francesca era uscita immediatamente...io preso dal piacere non l'avevo sentita e mentre lei usciva era entrato Alfredo...
Per tutto il pomeriggio e pure nella serata a passeggio tra le bancarelle del lungomare mi chiedevo cosa era successo...ma non sapevo darmi una risposta concreta.
GIOVEDI - Di nuovo temporale mattutino...di nuovo mezza giornata di mare persa...di nuovo sole che ricompare quasi miracolosamente nel pomeriggio...
Sono solo sotto l'ombrellone...Ho saputo che Ambra e la madre hanno dovuto rientrare in città...e Francesca e Alfredo alle 16 non sono ancora arrivati...volevo studiare la situazione per riflettere sul giorno prima...ma alle 16,30 sono ancora solo soletto...Finalmente arrivano alle 17...Francesca mi sorride e mi dice
-Il giovedi facciamo spesa al super mercato...noi abitiamo qui...non siamo villeggianti...
Il cielo si è annuvolato...contavo sulla crema solare per iniziare le mie indagini...ma nuvoloni neri sono arrivati improvvisamente preannunciando l'ennesimo temporale...
Francesca però si siede vicino a me e fissandomi intensamente negli occhi mi dice
-Perchè stasera non vieni a casa mia...penso che il nostro rapporto meriti qualcosa in più che dei semplici pompini...
Sono nel pallone...una proposta così diretta non me l'aspettavo...Francesca insiste
-Lo so che sono vecchia...e certamente preferiresti scopare con Ambra...ma guarda che non sono da buttare via...e potrei farti divertire parecchio...
Sicuramente sarò ancora una volta rosso peperone...seppur balbettando trovo il coraggio però di risponderle
-Francesca non è una questione di età...il fatto è...
mi blocco...mi mordo le labbra...poi trovo finalmente il coraggio di ammettere
-Ho 18 anni ma sono ancora vergine...
Francesca ride di gusto...ma non è una risata da presa per il culo...quella donna è fantastica nello smorzare ogni mio eccesso di timidezza mettendomi subito a mio agio...
-Non lo pensavo questo...anche se a volte l'ho dubitato...guarda che non ci sono problemi...e sarei orgogliosa di sverginarti...sempre che la cosa ti vada...
Ora non rifletto nemmeno e rispondo con immediatezza
-Certo che mi va...anche se ho una fifa tremenda di fare brutta figura...
-Brutta figura?!? Hai un cazzo che è una barra d'acciaio Michele...non temere non farai brutta figura...
So dove alloggi...davanti alla tua pensione c'è quella casa verde chiaro con il campanello di ottone...io abito lì...stasera alle 21...a presto... e alzandosi mi stampa un bacio sulla guancia che mi toglie tutta l'emozione che avevo accumulato nel fare le mie intime confessioni...
-Va bene ci sarò!!!
Mentre se ne vanno guardo Alfredo...si alza ritira il giornale nel borsello e senza degnarmi di uno sguardo abbandona la sua postazione...
-E lui...ci sarà?...starà via...bohhhh!?!
Ho mangiato poco...sono salito di corsa in camera a lavarmi i denti, le mie intimità e profumarmi...Alle 21 in punto suono il campanello...Lo scatto improvviso che apre la porta quasi mi spaventa tanto sono teso...entro titubante...accidenti non ho nemmeno portato qualcosa...sono proprio nel pallone...
Francesca mi accoglie col suo solito sorriso solare...Alfredo non c'è...sicuramente sarà uscito...speriamo torni tardissimo...Tutte le mie titubanze spariscono all'istante perchè Francesca mi viene vicino e mi bacia...prima sulle due guance ma poi improvvisamente cerca le mie labbra...e senza rendermene conto mi ritrovo la sua lingua che mi perquisisce la bocca...accidenti che bacio...mi manca il respiro...ma limonare con lei mi attizza...
Mi prende per mano e mi accompagna in camera da letto...c'è già la luce accesa...é molto vasta...respiro bene...mentre continua a baciarmi mi sbottona la camicia, mi slaccia la cintura, mi abbassa i pantaloni e le mutande...sono nudo con il cazzo in una parziale erezione...mi guarda negli occhi e mi dice
-Su vai a letto che mi spoglio anch'io...
Mi sdraio sul soffice materasso mentre lei inizia a spogliarsi, come si toglie il reggiseno libera le sue tettone...accidenti se sono grosse...certo non sono ritte come quelle di Ambra...ma sono meno cadenti di come immaginavo...si sfila poi un paio di minuscole mutandine e posso così ammirarle la figa...è pelosa...mi piace...mi attizza...sale sul letto si avvicina e mi bacia di nuovo...poi si mette nel centro del letto...spalanca le cosce...mi spinge ad inginocchiarmi davanti al suo boschetto magico e mi dice
-Su...in cabina ti ho leccato sempre io...forza adesso tocca a te...spero ti piaccia leccare la figa...o non l'hai mai fatto...
-No questo già l'ho fatto...è una bugia parziale...perchè la mia unica esperienza del genere è stato un bacio che ho dato in un prato alla passera di una ragazza di nome Arianna...mentre Claudio si scopava la sua amica Clarabella a pochi passi da me...
Avvicino il viso alla boscaglia di Francesca...sento un bell'odore...non lo so da cosa derivi ma sento che mi piace...avvicino la lingua e comincio a leccarla...mi sento a disagio...non so cosa fare ma Francesca inizia a guidarmi...
-Si caro...accarezzami con la lingua lì...così... così... dolcemente...stai andando alla grande...Lo sai che hai proprio una bella lingua morbida...Bravo...bravo...insisti con la punta della lingua lì...ti prego non fermarti...picchietta lì sopra la tua lingua...
Sento che la figa di Francesca si sta bagnando, all'inizio penso che sia solo la mia saliva ma ora mi accorgo che dalla sua fessura fuoriescono densi rivoli di umori...li assaggio e come mi era successo per l'odore mi attizzano...Il respiro di Francesca si è appesantito...ora accoglie ogni mio colpo di lingua con un sospiro...poi a un certo punto con le mani mi spinge la testa contro la sua figa e mi incita...
-Non fermarti...su lecca più velocemente che puoi...dai che sto per venire...
ora dalla sua passera esce un fiotto umido e colloso, che mi entra prepotentemente in bocca...non decifro se è agro o dolciastro ma quell'ondata di sborra femminile calda mi acchiappa...Francesca ora trema...mi stacca la faccia dalla sua passera e spalancando oscenamente le cosce mi invita a penetrarla...
-Su infilalo dentro...sono talmente fradicia che non farai fatica a penetrarmi...su sverginati...scopami...godiamo insieme come due maiali...
Il suo scurrile linguaggio mi esalta...mi da una carica tutta particolare che mi fa dimenticare tutti i miei timori...Francesca aveva ragione...il mio cazzo scivola dentro di lei senza il minimo attrito...sento un leggero bruciore...ma sento anche il tepore della sua figa...quanto è bello...ora comincio a cavalcarla...ad ogni mio colpo lei sussulta e ansima...gli ansimi diventano urla...non resisto più e sento una improvvisa scossa lungo la spina dorsale...mi ingobbisco per il piacere e dando gli ultimi colpi quasi con violenza comincio venirle dentro...sto rallentando ma lei mi infila la lingua in bocca e mi dice
-Non frenare proprio adesso, ti prego ancora quattro colpi che vengo anch'io...
Non so come faccio ma riesco a trovare la concentrazione per continuare ancora il mio assalto...come aveva premesso Francesca bastano una decina di miei affondi per farla partire verso un travolgente orgasmo...Comincia ad urlare...
-Godooooooo, godooooo, godoooooooo...oh quando godo......sei fantastico Michele....
Mi accascio su di lei sfinito, lasciandole il cazzo dentro...mi crogiolo sulla morbidezza del suo corpo...la guardo e nel vedere il suo volto estasiato capisco che sono stato all'altezza della situazione...mi compiaccio da solo...mi sento felice dentro...felice di aver superato tutti i miei tabù sessuali...
Apriamo gli occhi quasi in contemporanea...i nostri sguardi si incrociano, vedo il suo sguardo deviare sulla sinistra e i suoi occhi spalancarsi, mi giro e vedo Alfredo al bordo del letto...è rosso come un peperone...non so da quanto era lì non riesco connettere...ho un attimo di terrore...mi ha sorpreso a letto con sua moglie...a togliermi dall'imbarazzo è però Francesca...lo guarda con uno sguardo severissimo
e gli urla
-Brutto cornuto, perchè non mi hai avvisata che eri lì...ti piace vedere che mi scopano eh...ti eccita...lo so che sei un porco che ama vedere che gli scopano la moglie...mi dice di spostarmi...mi scosto al suo fianco e lei sempre col solito sguardo severo e sempre con tono sostenuto continua a martellarlo...
-Su dimostra gratitudine a questo ragazzo...rendigli omaggio per il piacere che mi ha dato...disseta la tua cupidigia bevendo la sua sborra che sgorga dalla mia figa...
Alfredo si fa piccolo piccolo ma sale sul letto si inchina davanti alle cosce spalancate della moglie e comincia a lappare quella boscaglia...a volte allontana il viso...io vedo i rivoli del mio sperma che colano ma lui prontamente li raccoglie con la lingua e con aria soddisfatta li inghiotte con bramosia...
Francesca lo guarda ma ignora la sua leccata...avrei scommesso che si sarebbe rieccitata sotto i suoi colpi di lingua, ma invece lo guarda con un'aria tra il disgustato e l'incazzata...poi a un certo punto lo scalcia via e gli ordina di scendere dal letto, al che Alfredo obbedisce e scende ma fermandosi ritto in piedi ai bordi del letto.
Nella stanza cala ora un pesante silenzio...io non so dove guardare, mi sento fortemente a disagio...quella scena mi ha choccato...
E' ancora Francesca a rompere il silenzio, mi guarda, mi sorride e mi dice
-Michele sei stato grande...mi hai scopata in modo divino...ora però ho voglia di scoparti io...
Si sposta e mi invita a guadagnare il centro del letto...
Obbedisco...e la guardo...il mio cazzo è mezzo in tiro...se guardo Francesca lo sento prendere vigore...me se guardo Alfredo sento che tende ad afflosciarsi...
Francesca mi guarda...sembra che stia riflettendo sul cosa fare...poi scende dal letto e dice ad Alfredo...
Su faglielo rizzare...
Il marito sale sul letto, si inginocchia davanti a me e comincia a percorrere la mia asta con la punta della lingua...
Mi sento in enorme imbarazzo...non posso accettare quella situazione...sto pensando a cosa dire, a cosa fare... per ribellarmi a quella cosa contro natura...ma la lingua di Alfredo mi da piacere...continua con la punta della lingua a percorrere lo spazio tra le mie palle e la cappella...poi si fa piccolo piccolo, mi infila la lingua nel buco del culo vibrandomela dentro...è un piacere sublime...mando indietro le mie rimostranze e mi godo quel piacere nuovo...sento il cazzo che torna in piena erezione, quando Francesca gli ordina di togliersi ho addirittura voglia di dirle..."No...no...lascia che continui"...
Come Alfredo si toglie Francesca si posiziona sopra di me e comincia a strusciarmi il suo pelo sulla cappella che ora è viola dal piacere...quando la sua figa si sofferma sul mio cazzo io spingo per penetrarla ma lei con estrema perizia si allontana lasciandomi a spingere nel vuoto...è una lenta tortura che mi arrapa...sono in sua balia...sono disposto però ad accettare ogni suo desiderio...vedo che il suo colorito diventa intenso...ora è rossa paonazza e quando meno me lo aspetto si lascia sprofondare sul mio cazzo e si impala il mio uccello fino in fondo...
Ho un improvviso sussulto...non me l'aspettavo...mi ha dato pure del dolore...sento la cappella che mi brucia...ma sento pure i suoi umori colare...lubrificare il suo buco e far scivolare il mio cazzo ora con dolcezza...
Francesca è una furia...sbuffa come una vaporiera e suda come una fontana...urla al marito
-Su cornuto...asciugami il sudore...
Alfredo obbedisce...prende un piccolo asciugamano dal comodino e comincia a detergere con dolcezza la fronte della moglie...
Francesca mi sta cavalcando come una indemoniata, è una furia impazzita...non so come con la sua mole riesca ad andare avanti a quella velocità a scoparsi da sola col mio cazzo...Sento che è al massimo del piacere...Urla al marito
-Smettila stronzo non vedi che sto per godere...Togliti... sparisci...
Ora si accuccia su di me, mi infila la lingua in bocca e mi scopa solo con dei colpi di rene...i suoi baci ancora una volta mi danno un piacere erotico che non ha limiti...
-Dai Michele veniamo insieme...sborriamo insieme che è bellissimo...
La nostra sincronia non è perfetta ma riusciamo a godere quasi in simultanea...
ora è Francesca che si accascia su di me, ma senza smettere di solcare tutta la mia bocca con la sua instancabile lingua...i nostri respiri pian piano si normalizzano...cerca Alfredo con lo sguardo...è lì in fondo al letto rosso per l'eccitazione...col solito ruvido tono la moglie gli ordina...
- Su sdraiati sul pavimento nudo come un verme...Alfredo obbedisce...Francesca scende dal letto va verso di lui... nudo e inerme lo scavalca con le gambe, si flette e allargandosi la figa gli fa colare in faccia la mia sborra che scende a fiotti intensi...lei cerca di farglieli colare in faccia...e ci riesce...anche perchè Alfredo muove la faccia cercando con avidità quello sperma caldo che tanto lo attrae.
Poi lei si sposta e le ultime colate gliele fa cadere sul cazzo che ora è ritto come un segnale stradale...nel sentire quel tepore Alfredo va in sollucchero...
-Che bello...che bello...Ti prego Francesca dammi il permesso di farmi almeno una sega...
Francesca si toglie, lo guarda severa e gli risponde
- E sia...non meriteresti nulla ma sono troppo buona...segati ma fallo in quell'angolo guardando il muro, lo sai che mi fa schifo guardarti, e attento a non schizzare sul muro come hai fatto l'ultima volta...
Alfredo si è alzato ed è andato verso il muro...
-Posso prendere l'asciugamano con cui ti ho asciugato il sudore per non sporcare...
-No!!! il mio sudore non deve mescolarsi con la tua lurida sborra...in bagno c'è lo straccio con cui hai lavato i pavimenti... pulisciti con quello...è fin troppo per te...
Alfredo è sparito per qualche secondo tornando poi con lo straccio grigio e sporco e andando nell'angolo della camera a menarselo...
Francesca si è sdraiata vicino a me mi ha dato un bacio e ha fissato il soffitto dicendomi
-Allora sei pentito di aver perso la tua verginità con una cinquantaseienne?
-Scherzi?...E' stato fantastico...Scusa se te lo chiedo Francesca...ma perchè tratti così male tuo marito?
La donna mi ha guardato fisso negli occhi...
Tu pensi che io sono dura, crudele, ma devi sapere che io quando l'ho sposato ero innamorata di quel verme...le cose andavano abbastanza bene, ero abbastanza felice, e poi un maledetto giorno sono rientrata prima dal lavoro e l'ho trovato a letto che si faceva inculare da mio fratello...
Da mio fratello!!! E nel mio letto...
E' stato il giorno più drammatico della mia vita...sono crollate le due icone della mia vita...quella di un marito che amavo e quella di un fratello che era il mio idolo...
Me l'aveva fatto conoscere lui Alfredo...forse mi ha spinta al matrimonio per creare un loro ottimo nascondiglio...cognati in apparenza ma luridi depravati amanti alle mie spalle.
Volevo divorziare, ma mio marito mi ha supplicata di non farlo...mi ha promesso che non sarebbe più andato con nessun uomo...mio fratello è andato all'estero...non l'ho più visto... e io da fedele moglie sono diventata una scatenata puttana solo per ferirlo sempre più...l'ho fatto per castigarlo...ma lui si è adattato a quel ruolo ed è diventato un cuckold perfetto...che si eccita a vedermi scopare con altri...pensa che all'inizio era lui a recapitarmi a casa baldi ragazzi aitanti che sceglieva tra i suoi giovani operai...
-Sul serio lui non è più andato con nessun uomo?...
-Si lo saprei...mi è sempre accanto in ogni momento...ogni tanto gli concedo di succhiare qualche cazzo...così come ho fatto con te ieri....non so se l'avevi capito...
- Capito no... ma lo temevo...
-Vedi spesso mi fa pena e qualcosa gli devo concedere...a volte lo inculo io con lo strap on...prenderlo in culo gli piace...la cosa che più mi da fastidio è però il fatto che io penso di farlo soffrire con i miei tradimenti e il mio rude modo con cui lo tratto e lui invece riesce lo stesso a trarre piacere da quelle ambigue situazioni.
Il nostro discorso è stato interrotto dal gemito di Alfredo che era venuto...nel vederlo che si puliva l'uccello con lo straccio sporco dei pavimenti ho provato tanta pena.
Ho fatto la doccia con Francesca...e insaponandoci a vicenda sono andato ancora in piena erezione...quella donna mi attraeva...avevo scoperto il sesso con lei ma di questo ne ero altamente orgoglioso.
Sono andato via da casa loro che era mezzanotte passata, mi ha accompagnato all'uscio e mi ha detto
-Noi domani non veniamo in spiaggia dobbiamo andare da mia sorella che è all'ospedale...se domani sera alle 21 vuoi venire però io sono qui...
- Certo ci vediamo domani...
VENERDI -Dopo i recenti temporali in spiaggia c'era un forte sole e l'acqua era invitante ma è stata per me una giornata di noia assoluta; là da solo nel piccolo arenile di sabbia per la mancanza di Francesca, Alfredo e Ambra.
Ho comunque cercato di appisolarmi più volte, anche perchè la sera prima ero stato messo alle prove e avevo bisogno di riposo, e in alcuni momenti ci sono riuscito anche se in testa mi martellava continuamente il ricordo della nottata d'amore avuta con Francesca.
Ormai quella donna mi era entrata in testa conquistandomi...e durante un sonnellino ho pure sognato che mi stava facendo un pompino nella cabina...mi sono svegliato che avevo l'uccello duro, ritto come un palo della luce...meno male che lì ero in piena solitudine e non potevo attirare sguardi curiosi e indiscreti.
Aspettavo le 21 con la stessa ansia con cui un bambino attende il regalo di compleanno...l'attesa era stata snervante ma ora ero lì a suonare il campanello di Francesca.
Mi ha aperto immediatamente, indossava una sottoveste marrone scura trasparente che lasciava intravvedere tutte le sue abbondanti curve e la sua vista mi ha subito elettrizzato anche perchè mi è venuta incontro con il suo solito sorriso e mi ha schiaffato la lingua in bocca.
E' bastato quel suo frullio di lingua per scatenare in me una violenta erezione; lei se ne è accorta e accarezzandomi con sensualità il...pacco... mi ha detto...
-Bene vedo che sei in forma, mi fa molto piacere...prendiamo un caffè e poi subito a letto...
Ci siamo accomodati sul divano, i caffè li ha portati Alfredo che come al solito ha evitato il mio sguardo e si è seduto in una poltrona laterale.
Francesca mi guardava fissa e poi mi ha detto
-Michele ti va se stasera ti do il culo?...ormai hai varcato la soglia del piacere e penso che tu sia assetato di vivere nuove esperienze...
Ho inghiottito per mandare giù la richiesta strana ma ho risposto automaticamente
-Certo che mi va anche se sai che il mio problema è sempre quello di esserne all'altezza...
-Dopo ieri hai ancora dubbi? Togliti tutte le incertezze che ti pervadono...sei assolutamente normale...anzi ...sei molto dotato e il tuo cazzo funziona alla perfezione...Tu farai felici molte donne...
Mi ha preso per mano e mi ha accompagnato in camera da letto, dicendo al marito
-Su seguici...e goditi l'inculata che mi sto per far fare...
Alfredo ci ha seguiti all'istante soddisfatto secondo me di non essere stato messo in disparte...e contento di poter assistere in diretta alla nostra esibizione erotica.
Giunta in camera Francesca ha cominciato a regalarmi uno streep molto arrapante, si è tolta la sottoveste con lentezza erotica, poi il reggiseno alzando le tette alla bocca e leccandosele con studiata sensualità...poi si è girata mostrandomi il culo coperto solo da un filo invisibile di un perizoma ridottissimo marrone come la sottoveste; lo ha sfilato con lenta malizia quasi per farmi capire cosa mi stava per offrire di lì a poco.
Io ero nudo davanti a lei con il cazzo che pulsava a mille...
Lei è salita sul letto, si è messa alla pecorina e rivolgendosi con il solito tono autoritario ha detto ad Alfredo
-Su cornuto...leccami il culo meglio che puoi, insalivalo alla perfezione...devi lubrificarlo meglio che se ci mettessi dell'olio...devi allargami lo sfintere senza che io senta il minimo fastidio...quando Michele me lo infilerà dentro.
Alfredo si è messo in boxer...sicuramente aveva il veto a spogliarsi completamente...si è inginocchiato dietro la moglie e ha allargato con delicatezza le natiche scoprendo l'orifizio anale, un bottoncino scuro e glabro che lui ha cominciato a leccare con estrema reverenza.
Si faceva arrivare la saliva sulla punta della lingua e poi con precisione perfetta la infilava nell'orifizio anale di Francesca, che non riusciva a trattenere accentuati sospiri di piacere...mentre il suo buchino reagiva pulsando come una medusa in mare...
Quella lenta pratica è durata per una decina di minuti, poi Francesca sempre rudemente gli ha detto
-Togliti stronzo...che ora ho voglia di cazzo...
Alfredo è scivolato giù dal materasso silenzioso come un fantasma, Francesca si è girata verso di me ma nel vedere che senza aspettare il suo invito io stavo salendo sul letto ha sorriso...
-E' tutto tuo Michele...sii un po' dolce all'inizio ma poi una volta entrato in me scatenati... è tanto che non mi concedo un bell'orgasmo anale.
Le ho allargato le natiche come avevo visto fare ad Alfredo e ho puntato la cappella nel buchino della donna, era insalivato totalmente, la mia cappella all'inizio è scivolata senza il minimo ostacolo...poi ho sentito che il cazzo si era fermato trovando un restringimento...mi sono fermato all'istante e poi ho cominciato a spingere molto delicatamente...Francesca sospirava... a volte sentivo che tratteneva il respiro ma poi dopo qualche secondo si rilassava e in quel momento in cui sentivo che il buco del culo si dilatava io guadagnavo qualche centimetro...
Ci son voluti quasi dieci minuti di quella mia opera certosina, ma finalmente avevo infilato completamente il mio uccello in quell'invitante alcova.
Ho cominciato ad ondeggiare dentro di lei, sentivo che ad ogni colpo il cazzo scivolava sempre più libero in lei...e la porcona dimostrava di gradire molto i miei colpi che con il passare del tempo diventavano sempre più potenti.
Io sentivo che il buco era stretto e mi comprimeva la cappella dandomi un piacere sublime, molto più piacevole del giorno prima quando in figa non sentivo quello sfregamento molto appagante sulla mia cappella...
Sentivo che se avessi insistito sarei venuto in fretta tanto era gioioso il mio andirivieni, ma capivo che dovevo prima soddisfare la mia partner...per cui alternavo una serie di colpi delicati ad una di spinte feroci.
Francesca accettava in pieno quella mia tattica e aveva cominciato a sbuffare e sospirare, le mie mani le avevano serrato le natiche sui fianchi, la stringevo fino a farle male ma lei non dava il minimo segnale di sofferenza...anzi...più la stringevo più sospirava di piacere...
-Si tesoro mio...spaccami il culo...non avere pietà...hai un serpente che mi sta torturando, ma è una tortura che mi da sensazioni di piacere grandissime...
Sentivo che sbuffava come se stesse scalando una ripida montagna, sospirando in continuazione, le guardavo la schiena e la vedevo che si bagnava di sudore come se le stessero rovesciando un secchio...
-Su cornuto...asciugami la fronte...non vedi come sono sudata...cerca di guadagnarti lo spettacolo che ti sto offrendo...
Alfredo ha aperto il cassetto del comodino e ha preso una salviettina e ha cominciato a detergere il sudore dalla fronte della moglie...lo faceva con estrema dolcezza e servile attenzione, delicato al massimo come se stesse pulendo una bambola di porcellana.
Francesca ora era scatenata, con le mani si era ancorata alla spalliera di ottone del letto per sopportare i miei colpi che diventavano sempre più potenti...
-Siiiiii, cosìììììììììì non fermarti.....spingiiiiii ,spingiiiii...più forte...più forte...ti prego non fermarti che sto godendo col culo....Vaiiiiiii, vaiiiiii, ci sonoooooo....siiiiiii...godooooo,godooooo, GODOOOOOOOOOOOOOOO.
Ora era tutta un tremito e sbatteva violenti pugni sul muro per scaricare il suo piacere...le ho piantato le mani sulle chiappe serrandola come in un lucchetto e ho cominciato a incularla selvaggiamente...
Quattro, cinque, dieci colpi di violenta penetrazione e il mio cazzo si è gonfiato e ha cominciato a scaricare schizzi di sborra in quel culo ormai dilatato al massimo...sentivo il mio sperma fuoriuscire dalla cappella come un fiume che ha rotto l'argine...
Avrei voluto che Claudio fosse lì a vedermi...e sapevo che al mio racconto al ritorno non avrebbe creduto molto a un Michele scopatore scatenato e inculatore senza pietà.
Siamo rimasti per dei minuti in quella boccaccesca posizione a scaricare tutta la tensione di quel godimento senza limiti, poi Francesca mi ha detto
-Togliti piano...non versare fuori nulla che il cornuto deve bere tutto...deve rendere omaggio al mio amante...
Ho obbedito e come mi sono staccato dal corpo della donna Alfredo si è di nuovo accucciato e ha cominciato a raccogliere con la lingua la sborra che colava dal buco del culo della moglie...
-Cornuto è buona?
-Si, è dolce come il miele, e il tuo culo è fantastico...
-Quel culo lì dovevi tenertelo da conto quando era ora...
-Lo so...lo so...E' stato bello vero Francesca?
-Certo che è stato bello...d'altronde tu lo sai bene...sei uno specialista di questi piaceri particolari...
-Spero che presto mi concederai di rivivere con te questi piaceri...è tanto che non mi concedi quell'onore...
Francesca non ha risposto...certamente quella cosa la contrariava...
Ci sono voluti parecchi minuti a prosciugare l'ondata di sperma che colava dal suo culo, ma Alfredo è stato ligio al suo compito e si è staccato solo quando non ce n'era più nemmeno una lacrima...
-Prendi il ventaglio e rinfrescaci...
Alfredo ha preso un ventaglio molto grande e con lenti movimenti continui ha cominciato a rinfrescarci...
Io lo guardavo e provavo per lui molta pena...ma l'amore vero può portare il tradito ad essere vendicativo e senza pietà come stava facendo Francesca...
Il quinto giorno di vacanza era volato via e anche in questo frangente avevo toccato una nuova vetta di estremo piacere.
Si... si stava per concludere una vacanza perfetta.
SABATO - Sono arrivato in spiaggia per primo, mi sentivo triste dentro...la vacanza stava volgendo al termine e lasciare quella porcona che mi aveva svezzato ai piaceri del sesso certamente non faceva piacere...
E' arrivata dopo una mezz'oretta con Alfredo che la seguiva in silenzio come un cagnolino obbediente.
Lui si è seduto sulla sua sedia da regista...lei invece ha spinto il suo lettino a fianco al mio, mi ha sorriso e mi ha chiesto
-Allora ti è piaciuto ieri sera...o ti duole il cazzo?
-Certo che mi è piaciuto...e molto...No che non mi duole...perchè?...
-Beh il culo non è elastico come la passera, ed è stretto...a me brucia un pochino...ragazzo mio non so se lo sai ma guarda che tu sei ben dotato... Di dove sei?
-Sono piemontese...di Novara...
-Accidenti siamo piuttosto lontani...speravo fossimo più vicini...e che ogni tanto avremmo avuto la possibilità di vederci...
-Si non siamo vicinissimi...e la cosa non mi piace...oltretutto io non ho ancora l'auto...
Francesca posso farti una domanda?
-Certo...
-Come hai studiato il trucco della cabina, per caso o è una tua idea personale...
-Una mia invenzione...mi è nata un giorno che ho visto uno che spiava una donna in cabina da un buco nel retro...Ho controllato...il buchino era quasi invisibile...non so cosa potesse vedere...ma la cosa mi ha incuriosito...
-Ma come hai fatto a smontare un tassello così grosso...
-Non l'ho fatto io, l'ha fatto il bagnino...
-Il bagnino? ma non ti ha detto nulla...
-No perchè... l'ho testato per la prima volta con lui, ogni tanto lo faccio venire a casa mia, ci facciamo una bella scopata e lui in cambio piazza nella cabina a fianco alla mia giovani potenzialmente arrapati che potrebbero fare al caso mio...
Ora capivo perchè quando avevo chiesto la cabina il titolare mi aveva letteralmente perquisito con lo sguardo...era d'accordo con la porcona...
-E glielo hai fatto succhiare anche da Alfredo...
-Si...ma non gliel'ho mai detto...anche se quando mi scopa lasciamo il cornuto assistere alle nostre performance...
-Ieri Alfredo ti ha chiesto quando lo inculi...è tanto che non lo fai?
-Si è molto tempo...Sai la cosa personalmente non mi entusiasma...io preferisco prenderlo...lo faccio sporadicamente...sia per far godere ogni tanto anche lui...sia perchè me lo chiedono certi amici bisex...
-Perchè qualcuno di loro ha inculato Alfredo?
- Uno lo voleva fare...ma lui ha promesso che non l'avrebbe più preso da nessuno se non lo mollavo...per cui sono rigida a fargli mantenere la sua promessa.
-Mi piacerebbe vederti mentre lo inculi...
-Sul serio?...visto che ti stai svezzando in molte cose mica vorrai esordire anche con il tuo stesso sesso...
-Ma che dici...solo che ho pensato spesso a te con lo strap on...e mi attizzerebbe da matti vederti...
-Hai impegni per stasera alle 21...?
-Veramente dovrei andare da una donna che abita davanti alla mia pensione e che mi arrapa un casino...però se proprio insisti...
-Farai la felicità di quel povero cornuto...Ma ti ho preso in simpatia...credimi non mi capita spesso di essere attratta dai miei partner come è successo con te...per cui ti voglio accontentare...Naturalmente finito lo spettacolo mi ripagherai del favore scopandomi a dovere...Quando parti?
-Domenica a mezzogiorno...
-Cazzo!!! E' l'ultima notte che possiamo passare insieme...
-Purtroppo si...
Quella sera ho comprato una bottiglia di buon prosecco e alle 21 in punto suonavo...per l'ultima volta alla porta di Francesca...
Stranamente mi ha aperto Alfredo...che al mio apparire ha abbassato lo sguardo e mi ha detto
-Buonasera Michele...
Mi veniva da ridere...quell'uomo a volte mi faceva pena, altre lo avrei riempito di calci in culo...nella mia pulita visione del sesso mi ripugnava il fatto che si faceva inculare dal fratello di sua moglie...per di più a sua insaputa...
Francesca è apparsa dopo un po', con la stessa sottoveste hard della sera prima...e il solo vederla così mi faceva accelerare già la circolazione sanguigna in tutto il corpo...
Ha preso la bottiglia che le ho porto dicendo
-Come sei carino e gentile...sei un signore sul serio...Su cornuto vai a prendere tre calici...
Ho stappato il vino che ho versato nei tre calici e ho chiesto
-A cosa brindiamo?
Francesca ha colto l'invito dicendo
-Alla speranza che tu possa ancora venire qui a giocare con me...piccolo grande uomo...
Alla fine del brindisi ha guardato Alfredo e gli ha detto...
-Cornuto... il ragazzo vuole farti un regalo di commiato...ha espresso il desiderio che io ti inculi...per cui ringrazialo...
Il viso di Alfredo si è letteralmente illuminato, per la prima volta in un tutta la settimana mi ha guardato fisso negli occhi e con un'aria di felicità che non gli avevo mai visto prima mi ha detto
-Grazie Michele...
Francesca si è tolta il baby doll e ha preso da un cassetto lo strap on, poi si è tolta le mutande rivolta a me...voleva offrirmi la sua visione in piena nudità...sapeva che mi piaceva e la cosa eccitava anche lei stessa, ha cominciato poi ad incinghiarsi il fallo di lattice...dicendo ad Alfredo...
-Vai cambiarti...sai come devi vestirti, mostra ad Alfredo che brutta checca che sei quando lo prendi in culo...e raggiungici in camera da letto
Alfredo è sparito dalla sala proprio mentre Francesca aveva finito di fissarsi lo strap...Si è tolta il reggiseno e mi ha invitato a seguirla in camera...
Non staccavo mai gli occhi da lei...era la rappresentazione del potere...alta e giustamente formosa, con il suo sguardo altero e con quel cazzo ritto in mezzo alle gambe...mi sentivo affascinato da lei anche in quel suo inconsueto e strambo abbigliamento...
Dopo qualche minuto ha fatto l'ingresso anche Alfredo... lì invece a stento son riuscito a trattenere una sonora risata...indossava delle autoreggenti bianche con delle roselline rosse ricamate sui fianchi...un corpetto sempre bianco di tulle leggero, una parrucca bionda e le labbra inrossettate in modo sommario...saltellava come un grillo facendo trasparire tutta la sua frenesia per ciò che stava per succedere...
Francesca a differenza mia manco l'ha guardato e in malo modo gli ha detto
-Su mettiti a pecora...e cerca di venire in fretta...lo sai che lo faccio solo per te...
-Si Francesca lo so...e ti ringrazio...e con un salto da stambecco e salito e si è inginocchiato sul letto...Francesca l'ha seguito, gli ha allargato le gambe e senza un minimo di dolcezza ha cercato subito di spingergli il finto fallo nel culo...
Alfredo ha accusato il ruvido approccio della moglie con un piccolo urlo di dolore
-Tesoro mi fai male...vai un po' più piano...
-Non azzardarti più a chiamarmi tesoro...e sappi che per godere devi anche soffrire...certo che mio fratello era più dolce vero?...ti lubrificava il buco con la lingua?...
Alfredo ha abbassato lo sguardo senza rispondere, ferito da quella battuta, ma si è accucciato di più alzando il culo per agevolare la penetrazione di Francesca che sempre senza nessuna delicatezza ha continuato a spingergli il cazzo dentro...
Ora Alfredo non piagnucolava più, il suo viso diventava pian piano rosso di eccitazione e a tratti strabuzzava gli occhi...il piacere cominciava farsi largo in lui...
Io però ero eccitato nel guardare il giunonico corpo di Francesca, che si muoveva ora con ritmica armonia, i suoi colpi erano regolari come frequenza ma alternava invece la potenza degli stessi...non capivo se per eventuali colpi di stanchezza o perchè la cosa anche se lei negava la eccitasse un po'...e quando i colpi aumentavano di intensità...i suoi seni ballonzolavano al vento con tutta la maestosità della loro abbondanza...
La cosa mi eccitava...mi ero spogliato anch'io, ora ero nudo e con il cazzo duro senza sapere il perchè lo avevo fatto e cosa desiderassi fare...
Alfredo stava adesso godendo...il suo respiro ormai era tutto un affanno...
-Si Francesca...si... vai avanti così...accidenti come sei brava...
-Dillo...sono meglio di mio fratello Cosimo?...O quando hai un cazzo in culo non connetti più e lodi tutti gli uccelli che ti spaccano il culo...
- No, sei un vero portento credimi...non mi avevi mai preso così...mi stai facendo impazzire...
Ora Alfredo aveva tirato il culo più su che poteva per permettere alla moglie di penetrarlo il più possibile, mentre io mi stupivo di come quella scena mi stesse arrapando, il mio cazzo pulsava a mille...e senza rendermene conto mi sono avvicinato ad Alfredo gli ho puntato il cazzo vicino alla bocca e gli ho letteralmente urlato
-Su finocchione succhiami il cazzo...fallo a viso aperto e non nascondendoti come hai fatto l'altro giorno nella cabina...
Alfredo come ha sentito l'odore del mio uccello ha aperto la bocca e se lo è fatto subito sparire in gola...
Ho guardato Francesca in viso...avrei scommesso che mi avrebbe guardato con disprezzo ma invece con il viso infervorato dalla libidine guardava il mio uccello sparire nella bocca del marito alzando poi lo sguardo al soffitto per godersi i colpi che schiaffava nel culo di Alfredo...
Ora ne avevo la certezza...a quella porca piaceva inculare il marito, faceva apparire la cosa come a un contentino che dava al cornuto, ma in realtà si eccitava...e non poco...
Ora che sapevo che non sarei incorso nell'avversione di Francesca a quanto avevo fatto, cominciavo a godermi il pompino...dopo la cabina non volevo ammetterlo a me stesso ma sapevo che il bocchino di Alfredo era stato più appagante di quello della moglie...
Alfredo stava viaggiando verso il godimento e succhiava ora con avidità il mio cazzo...quando ha cominciato a gemere di piacere ha rallentato però la presa al mio uccello, ma io allora gli ho messo la mano sulla nuca e l'ho costretto a ingoiare il cazzo che dopo un po' ha cominciato a sborrare schizzi di rara potenza...
Il finocchione ha avuto un principio di conato di vomito ma ha prontamente deglutito per poi risucchiarmi la cappella con risucchi deliziosi e continui che mi facevano impazzire...forse di tutti gli orgasmi avuti quella settimana non era stato il migliore ma certamente il più travolgente.
Ho guardato Francesca ma lei continuava a fissare il soffitto continuando a cavalcare il marito...sicuramente non si era resa conto che Alfredo era venuto...era come in catalessi e continuava il suo andirivieni a tutto gas del suo fallo artificiale.
Si è fermata solo quando le forze l'hanno abbandonata, si è sdraiata su letto respirando a mille...e sbuffando in continuazione...i suoi seni sembravano scoppiare sotto il ritmico respiro accelerato...
Io ho tolto l'uccello dalla bocca di Alfredo, che non smetteva di succhiare ma che cominciava a darmi fastidio, un rivolo del mio sperma gli è colato giù dal lato della bocca e quella immagine mi ha dato una libidine infinita...mi sono inginocchiato davanti a Francesca e le ho appoggiato il capo sulla pancia facendomi dondolare dal suo addome che si gonfiava e sgonfiava sotto l'effetto della sua accentuata respirazione...
Non so quanto siamo rimasti lì a riprendere le forze...certo non poco...la prima a riprendere contatto con la realtà è stata Francesca; si è tolta il cazzo, lo ha lanciato in faccia al marito e gli ha urlato
-Leccalo...ripuliscilo...devi farlo luccicare come nuovo...
Poi mi ha spostato la testa e ha allargato le cosce, ora il mio viso era contro la sua passera, sentivo l'odore del suo sudore in mezzo alle cosce che si mescolava a quello della sua figa, era un aroma di erotico fascino...lei ha cominciato ad accarezzarmi la nuca e mi ha detto
-Hai voglia di leccarmela?
Senza rispondere ho subito raddrizzato la schiena e ho infilato la lingua dentro quel selvaggio boschetto magico...era troppo bello affondare la lingua in mezzo a quelle labbrone che ad ogni mia leccata si irroravano di rugiada afrodisiaca...
-Tesoro mio hai una lingua morbidissima...tu sei nato per leccare la patacca...senti come mi fai bagnare...starei qui all'infinito ad assaporare la tua leccata...si...sei fantastico...
La pressione delle sue mani alla mia nuca aumentava man mano che i sospiri di piacere di Francesca aumentavano di intensità...In fin dei conti era l'unica dei tre che non aveva ancora goduto e il suo orgasmo bussava allora così prepotentemente al suo cervello...
E' venuta con un autentico grugnito...e io mi sono sentito invadere la faccia da una lenta ondata di umori densi e collosi...
Ha accettato ancora una decina di colpi di lingua, poi guardandomi negli occhi mi ha quasi implorato
-Adesso scopami!!!! Ti prego dammi il cazzo!!!
Non mi sono stupito di quella richiesta, mi sono stupito invece del fatto che il mio cazzo sotto l'eccitazione di quella leccata era già di nuovo sull'attenti come una guardia svizzera al passaggio del papa...
Le ho spalancato le cosce, prima mi sono fermato ad ammirare quella patacca che pulsava dal piacere pregustando il fatto che stava per essere scopata e poi gli ho puntato la cappella nella fessura; è bastato un piccolo colpo di reni per entrare completamente dentro di lei senza il minimo sforzo...il cazzo era stato come risucchiato da quella figa matura ma fremente come quella di una ventenne.
Ho cominciato ad ondeggiare dentro di lei spingendoglielo tutto dentro e ogni volta che sentivo che toccavo il fondo sentivo le mie palle che si bagnavano come se lei stesse letteralmente pisciando.
Quando facevo fuoriuscire il cazzo mi piaceva guardarlo eccitandomi nel vedere che praticamente luccicava sotto la luce del lampadario per gli abbondanti umori vischiosi che lo ricoprivano.
Sentivo che con quell'arrapamento che si era impossessato di me continuando su quella strada sarei venuto presto, ma la mia priorità era risentire il grugnito della maiala, sentire quanto la stavo facendo godere per poi finalmente riempirla di sborra calda.
Facevo allora girare lo sguardo per la stanza per distrarmi dal desiderio di venire, ed è stato facendo così che casualmente ho visto Alfredo che seduto su una poltrona si stava succhiando il cazzo di lattice dello strap on di Francesca...ligio per l'ennesima volta ai voleri della moglie.
Poi tornavo a fissare la mia partner, era una delizia vedere Francesca che in certi tratti sembrava in preda a una crisi epilettica, cominciava a tremare per il piacere che le stavo dando stringendo i pugni come se avesse dovuto spaccare delle noci.
Poi finalmente il grugnito che aspettavo è arrivato, e la maiala ha cominciato a godere allargando ancor più oscenamente le cosce per agevolare gli ultimi miei colpi...
-Dai...dai...pompami tutta...spaccami la figa piccolo torello piemontese...
Lì non ho più saputo trattenermi e con una serie di forti assalti sono arrivato anch'io all'orgasmo cominciando a scaricare getti di sborra calda in quel forno rovente che era ormai la sua figa...Ero venuto mezz'ora prima ma ciò non mi ha impedito di riempire l'utero della donna...
Alfredo ora si era fermato e con la bocca spalancata dalla meraviglia fissava il viso della moglie come se non l'avesse mai vista godere così...la cosa mi ha riempito di maschio orgoglio e mi ha dato l'energia per terminare l'assalto con una decina di ultimi colpi di completamento per quella goduta imperiale.
Poi sono crollato sdraiandomi sul morbido corpo di Francesca che seppur sfinita ha ancora avuto la forza di infilarmi la lingua in bocca in un bacio vorticoso e sensuale.
Ora mi sentivo le gambe tremare, mi sentivo vuoto di energie e avrei desiderato solo sprofondare in un sonno ristoratore; penso che quel torpore aveva colpito anche Francesca e Alfredo per cui il commiato è stato celere.
DOMENICA - Nonostante la maratona sessuale della sera prima, l'ansia del viaggio di ritorno mi aveva agitato e alle 8,30 ero già a fare colazione...
La partenza era stata fissata per le 11,30, per cui avevo tempo e visto lo strano commiato della sera prima, sentivo il desiderio di salutare Francesca.
Mi sono diretto alla spiaggia con il timore che magari lei aveva deciso invece di riposare fino a mezzogiorno.
Il suo ombrellone era invece aperto, ma sia la sedia da regista che il suo lettino erano liberi...mi stavo guardando intorno per vedere se la scorgevo in mare quando l'ho vista uscire dalla cabina, fresca e sorridente senza nemmeno un'ombra di stanchezza per la nottata hard vissuta.
Mi ha abbracciato e baciato su una guancia...
-Sono contenta che sei venuto...sentivo il bisogno di un commiato da cerimonia...
Ho ricambiato il casto bacio, ma proprio mentre mi staccavo da lei ho visto uscire dalla mia ex cabina un ragazzotto, sicuramente più giovane di me, che con uno sguardo perso nel vuoto e quasi ondeggiando si è incamminato verso il mare.
- Non dirmi che...
- Beh...si caro...la lupa perde il pelo ma non il vizio...ma credimi...niente di sensazionale...al terzo colpo di lingua è venuto con un insignificante schizzetto...Mi sa che lo dirotto ad Alfredo...
Poi ha preso dalla borsa un biglietto e me lo ha dato
-Qui c'è il numero del mio cellulare, lo so che non siamo vicini ma se senti nostalgia...di Rimini, la Francesca sarà ben lieta di svuotarti le palle...
Ho ripiegato con cura il biglietto nel mio portafoglio già sapendo che lo avrei tirato fuori molto presto...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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